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RAGAZZI CALABRESI, UN TESORO DA SCOPRIRE E VALORIZZARE

Radio Roccella | 7 Novembre 2023

Il famoso pezzo di Concita De Gregorio sui ragazzi del liceo scientifico Vinci di Reggio Calabria ha sollevato polemiche stizzite dettate da un ragionamento che ha un suo fondamento: se si è tanto meravigliata di essersi trovata in una situazione così positiva a Reggio, che cosa pensava della nostra città? Quali pregiudizi le ottenebravano la mente? Senza tornare sul dibattito che ne è seguito, desidero soltanto affermare che chi si sorprende dei nostri giovani, dei nostri adolescenti, quando danno lustro alla nostra terra, semplicemente non li conosce. In generale, ci sono tante indicazioni, nella letteratura, nella scienza, nella filosofia, che mettono in evidenza come ogni epoca sia contraddistinta da una valutazione degli adulti, nei confronti dei più giovani, quanto meno vestita di scetticismo, se non peggio: sono debosciati, disinteressati al mondo che li circonda, sfrontati, ineducati, irrispettosi. Tale preconcetto raddoppia nel caso dei ragazzi meridionali, calabresi in particolare. Per quanto mi riguarda, da laico fermo e determinato, non ho mai pensieri precostituiti. Mi sforzo di basare i giudizi sui fatti. Quando ho letto l’articolo in questione mi ha fatto piacere, ma semplicemente perché si descriveva positivamente la mia città, e soprattutto si elogiavano i suoi ragazzi. Nessuna sorpresa. Ho pensato a un pezzo che da tempo avrei voluto scrivere partendo dalle foto che corredano queste mie riflessioni. Sono state scattate quando sono rientrato al lavoro dopo due mesi d’assenza forzata, e quei ragazzi, coi quali converso amabilmente e con diletto ogni giorno davanti al bar del caffè mattutino, mi hanno accolto con grande calore, lo stesso che ho riservato io a loro. Mi erano mancati. Sono studenti dell’Industriale, e qui il pregiudizio triplica. Molti pensano, infatti, che quella sia una delle scuole cucita addosso a chi non ha voglia di studiare. Quando invece si vanno ad analizzare i fatti, si scopre che si tratta, appunto, di pregiudizi. Che in quell’istituto si studiano materie interessanti, innovative e impegnative, che da lì sono venute fuori professionalità eccellenti e uomini in grado di emergere e di farsi strada nella società. La mia esperienza personale degli ultimi anni mi ha consentito, per lavoro, di avere a che fare con tanti alunni e studenti, dai bambini delle elementari ai ragazzi delle superiori. Sono andato in giro a parlare di web e social media insieme ad esperti del campo. Ho fatto da guida nelle visite che le scuole organizzano al Consiglio regionale. Mi sono sentito un privilegiato, tanto da rimpiangere di non essermi dedicato all’insegnamento. E ho capito l’amore, la passione, la dedizione, dei maestri e dei professori, in primis di mia madre e di mia sorella, per il loro lavoro. Durante le visite guidate in Consiglio abbiamo simulato riunioni di Commissione e di assemblea plenaria. Ho assegnato ai ragazzi i ruoli istituzionali, li ho divisi in maggioranza e opposizione, ho sottoposto loro un progetto di legge per il quale hanno votato, però motivando la loro scelta. Spesso, per rendere appetibile il dibattito, ho inserito all’ordine del giorno una proposta di legge che prevedeva l’ingresso in classe alle nove. Ebbene, nessuno, mai, neanche tra i bambini delle elementari, ha illustrato la propria posizione favorevole con il vantaggio di scendere dal letto un’ora dopo. Qualcuno ha sostenuto il voto mettendo in rilievo la diminuzione del traffico nell’ora in cui ci si reca solitamente al lavoro; qualcun altro ha aggiunto il conseguente beneficio per la qualità dell’aria; altri ancora hanno evidenziato che le strade intasate sono ancora più inquinanti perché si cammina a passo d’uomo. In una circostanza, quando ho chiesto se ci fosse qualcuno che aveva deciso di astenersi, aspettandomi un silenzio di tomba, una ragazzina delle medie di Vibo si è alzata e ha spiegato che aveva scelto di farlo perché “la proposta non le sembrava sufficientemente motivata”. Al che, come raramente accade nelle aule parlamentari e consiliari, sono scrosciati gli applausi all’impiedi da parte di maggioranza, opposizione, presidente della giunta e assessori. E, naturalmente, da parte del sottoscritto presidente dell’assemblea. Ma solo per finta.
Reggio Calabria, 7 novembre 2023
Nino Mallamaci

Written by Radio Roccella





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